La filosofia
“Non tutto quel ch’è oro brilla.”
Questo è il primo verso di una poesia contenuta ne “Il Signore degli Anelli” che descrive il personaggio di Aragorn quando è ancora un Ramingo, un misero vagabondo sotto cui si cela il Re.
Tolkien qui ribalta il modo di dire tradizionale, che si pensa derivato da un verso di Shakespeare: “Non tutto quel che luccica è oro”, ovvero non tutte le cose che ci abbagliano e attirano hanno valore.
Tolkien vuole dirci: “Non tutto quello che ha valore ci salta all’occhio.”
Non tutto ciò che vale si rivela. Talvolta si cela ai nostri occhi, che sono abbagliati da altro; o, semplicemente, non ci sembra “abbastanza” e non lo cogliamo in tutta la sua portata.
Non cogliamo il Re sotto il vagabondo lacero.
Il cigno nascosto nell’anatroccolo.
La Grazia in ciascuna persona.
Nel mio atelier scopro e vesto la grazia nascosta nelle persone
Grazia: è questa la filosofia che fonda Mevrian
Ma cos’è?
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti, impressiona gradevolmente i sensi e lo spirito.
La fondatrice di Mevrian è intimamente convinta che in ogni persona ci sia un’armonia, un accordo individuale unico, personale e speciale tra interiorità ed esteriorità e che esso sia innato: un dono che possiamo decidere di accettare e fare nostro.
Questa visione d’insieme della Persona l’ha spinta negli anni a studiare, insieme alla sartoria, diverse discipline che fossero orientate proprio alla valorizzazione degli aspetti innati di ciascuno.
Nell’approccio di studio e cura dell’immagine e dell’abbigliamento Mevrian non mira a correggere difetti o a riproporzionare ma piuttosto a studiare e dare valore all’insieme estetico, caratteriale e spirituale delle persone.
A rivelarne l’innata Grazia che credo fermamente che ogni essere umano porti con sè, nelle sue fattezze e nella sua anima.
“La grazia protegge: lisciandosi l’ala, il cigno se ne fa una corazza.”
(Henri-Frédéric Amiel)
Curare l’armonia della propria immagine e trovare l’accordo perfetto tra ciò che risuona dentro e fuori di noi è uno strumento di comunicazione utilissimo.
Ci permette di poter annunciare in modo genuino la nostra essenza, i nostri pensieri, anche senza parlare.
Di guardarci ogni giorno allo specchio e di vederci davvero per ciò che siamo, senza farci condizionare troppo dalle mode del momento e dai dubbi che un mondo frenetico, confuso e sempre mutevole può instillarci.
Trovare un modo per esprimere noi stessi con il nostro aspetto esteriore è un processo efficace che ci mette a nudo ma allo stesso tempo ci crea una corazza: è come indossare il nostro potere, il nostro costume da supereroe e guardare al mondo con il nostro sé più concreto.
Come i cigni, che lisciandosi e prendendosi cura delle piume le rendono idrorepellenti e le irrobustiscono per fronteggiare gli sforzi del volo, anche le persone curando l’aspetto si creano le ali per spiccare a loro volta il volo.
Marlene
Nata sulle rive del Lago di Garda, vicino a Verona, la romantica città di Romeo e Giulietta.
Amante di fiabe, arte e libri dall’infanzia: Mevrian è il nome di un personaggio di un vecchissimo romanzo fantastico, uno dei suoi preferiti.
Dopo la laurea triennale in Lingue, Arti e Culture giapponesi nel 2011, ha passato sei mesi nella fiabesca Kyoto, dove ha abitato con la famiglia di una tessitrice di arazzi tradizionali. Questa esperienza l’ha segnata nel profondo: il popolo giapponese è maestro nell’estrapolare dalla semplicità l’essenza della bellezza e nell’amore dei piccoli dettagli, sempre e ovunque.
Ha iniziato a studiare modellistica e sartoria nel 2013, dopo il ritorno in Italia. All’inizio fu solo una novità, un nuovo passatempo interessante; poi, giorno dopo giorno, si è trasformato in una vera passione che riempie ogni pensiero e istante della giornata.